venerdì 13 novembre 2020

il superpotere della gentilezza

 

La gentilezza è rivoluzionaria? No, la gentilezza è il superpotere! E’ il mantello di Batman, la vista a raggi x di Superman, la ragnatela dell’Uomo Ragno, il martello di Thor…

Da tempo, siamo circondati da persone convinte che aggredire, e farlo per primi, sia la risposta. Siamo passati dall’egoismo prioritario del “Prima io!” all’egoismo assolutista del “Solo io!”

Contrapporre a tutta questa tossicità gesti e pensieri gentili non solo disorienta e quindi mette in una condizione di vantaggio, ma, molto spesso, conquista

Le persone di buona volontà, prima di tutto, si riconoscono tra di loro e si uniscono, naturalmente, per diffondere positività, e quindi, fin da subito, abbiamo pensato al manifesto della comunicazione non ostile come a una risorsa perfetta, perché se essere gentili costituisce una marcia in più, insegnare e seminare gentilezza costituisce una reale scommessa. La gentilezza spesso si sostanzia, più che nei modi, soprattutto nelle parole.

“le parole sono un ponte” è il quinto punto del Manifesto della comunicazione non ostile: scegliere con cura le parole da dire e a volte non dire, costituisce un ponte, una connessione tra noi e gli altri. Spesso, insieme ai nostri ragazzi abbiamo pensato, discusso e immaginato come gettare ponti, in che modo si riesca in questo delicato momento di evoluzione che è l’adolescenza, a crescere non solo ne rispetto di sé, ma anche in quello degli altri. Per questo l’idea del ponte ci è sempre piaciuta; congiunge su un piano di equilibrio: avete mai visto un ponte in discesa?

Consigli di lettura: La forza nascosta della gentilezza, di Cristina Milani

 https://paroleostili.it/manifesto/


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