venerdì 25 febbraio 2022

A cosa serve la storia?

 

 

 

 

 


Almeno una volta ogni due settimane, la domanda ghiaccia aule ed entusiasmi: 

prof, ma a che serve la storia? è roba antica, che non ci servirà a niente...

e invece la storia serve, anzi, è necessaria

Studiare la storia serve a capire, per poi decidere, 

e non decidere senza curarsi di capire 

quello che si sta facendo

quando la storia viene usata per propaganda, capita che un dittatore cerchi di accreditare il 

passato secondo la sua idea, tirandolo e modificandolo come uno slime, 

e cerchi di dimostrare che gli antichi romani salutassero con il braccio teso gli imperatori, 

e fossero tutti pronti a seguirli in qualsiasi impresa, salvo ricordare che invece il comando di 

ogni imperatore era molto instabile, e venivano seguiti fin quando sembrava conveniente 

oppure capita che si attribuisca a un libro del tutto inventato un complotto di dominio, 

in modo da poter senza problemi eliminare quel popolo, colpevole di essere intraprendente e 

studioso da secoli, e quindi dotato di potere e denaro al quale si punta senza troppa fatica

oppure capita di voler giustificare con una origine comune il tentativo di controllo di un popolo 

che ha liberamente scelto di autodeterminarsi, ed anche se i suoi tentativi di avvicinarsi allo 

schieramento politico militare occidentale sono maldestri e oppressivi delle minoranze, nulla 

giustifica l'invasione di un altro stato, se non la propria sete di imperialismo

la storia è un flusso, e non solo non finisce mai, ma torna, seppur in forme diverse e con

destini alternativi, ma se non capisci che la storia è un sentimento collettivo, intorno al 

quale puoi radunare uno o anche  più popoli, 

ti troverai magari a comandare per un pò, 

ma il dominio non puoi averlo, mai, 

perché la libertà è l'istinto da sempre più connaturato agli umani

e forse perché, come diceva qualcuno

Historia magistra vitae

Cicerone, De Oratore



sabato 12 febbraio 2022

e tu ridi, invece

 

 


 

 

 

Ti diranno che le persone perbene sono quelle serie

ti diranno che gli studenti seri stanno seduti e zitti

ti diranno che imparare è meglio che capire

ti diranno che non c'è niente da ridere

e tu ridi, invece

ché niente come il sorriso apre la testa e ispira alla condivisione di concetti, di storie,

di esperienze, di sentimenti, di teorie...

ridere è un cerchio, anche se molti preferiscono la piramide.. ma il cerchio significa parità

ridi, ridi con i tuoi pari, ridi per chi non riesce a farlo più, e non sa cosa si perde

ridere genera e rigenera, perchè ispira novità e fa nascere pensieri

 ridi, perchè ridere è una promessa, che spegne ogni condanna dei seriosi

venerdì 11 febbraio 2022

La cura di te e me

  


 

Se prendiamo i tuoi pensieri, le tue curiosità, le tue aspirazioni,

le nostre esperienze, le nostre parole, le nostre letture, 

e mescoliamo tutto, cucendo

Avremo un tappeto colorato, sul quale sederci, al sole che torna ad essere lungo, 

e faremo un  gioioso picnic, con il quale scambieremo visioni, ascolti, impressioni

prendersi cura dell'altro, degli altri non è solo un atto rivoluzionario, 

in tempi incattiviti come questi, ma un dono

prezioso come quelli di Natale, che brillano in noi anche di più 

se ci mettiamo dentro un pò di noi, e se siamo sinceri 

perché prendersi cura significa 

avere a cuore i tuoi desideri e i tuoi sogni,

anche quelli che ancora non riesci ad immaginare e sognare,

significa rispettare te ma anche rispettare noi stessi,

c'è infatti un filo sottile sottile ma invalicabile, tra le nostre libertà,

significa indicarti le strade possibili ma fermarsi un passo prima dell'imbocco,

significa ascoltare e saper anche rimanere in silenzio,

affinché le idee prendano forma e consistenza,

significa avere la forza e la voglia di mostrarsi nella propria forza e fragilità di essere umani,

senza paura e senza vergogna, senza voler dimostrare di essere gli "adulti".

E se ne avremo voglia, ci incontreremo a metà strada,

per trasformare l'io e il tu, 

in un NOI



mercoledì 2 febbraio 2022

Tu sei troppo buon*


 Se tu comandi, io eseguo; se tu ispiri, io creo

la differenza tra chi fa il professore impiegato e chi fa da guida alle ragazze e ai ragazzi che 

ci vengono affidati, è innanzitutto qui.

Dite la verità, quante ne vedete ogni giorno intorno, di colleghe e colleghi impiegati?

sono quelle che invece di chiedere ai ragazzi "come state"? alzano subito lo "hai fatto i compiti"?

come se eseguire equivalesse a capire

sono quelle che "leggete a pagina 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18........" invece di iniziare a spiegare, 

loro, e poi andare al libro, che è solo uno strumento 

sono quelle per le quali motivazione è quella da inserire nella giustificazione, e non ciò che è 

capace di trasformare anche il più apatico degli studenti

sono quelli per le quali empatia è una parola troppo simile ad una malattia, da sfuggire

a tutti i costi

sono quelle inacidite dalla propria incapacità di alzare il culo avvitato alla cattedra, e convinte 

che anni di permanenza equivalgano ad esperienza, e che quindi pensano a buon diritto di 

poter insegnare anche agli altri adulti che le circondano 

sono quelle per le quali competenze sono un modulo da copiareincollare alla fine del ciclo, e 

non la base rinnovata

sono quelle che ti dicono tu sei troppo buon* intendendo ovviamente troppo fesso, perchè 

dopotutto per loro stare a scuola significa solo lamentarsi e recriminare su diritti mai 

abbastanza rivendicati, e doveri mai abbastanza sfuggiti...

sono quelle per le quali i voti sono giudizi da stampare sulla pelle delle ragazze e i ragazzi, e 

non valutazione del loro sforzo...

sono quelle per le quali didattica a distanza significa mettersi davanti allo schermo, e stordire 

di chiacchiere, lamentele e divieti ragazzi depressi ulteriormente dal loro eterno ripetere 

sono quelle che sono maggioranza, e se la nave della scuola imbarca acqua, è proprio 

perchè sono ruggine, che bucano lo scafo, continuamente

ma è venuto il momento di dire loro che nessuna maggioranza è mai data per sempre, e chi 

non sa guardare il futuro, resterà seduto su quella sedia inutile, da solo

Facciamo rumore

         Facciamo rumore , per ogni donna che muore facciamo rumore , perché morire a vent'anni è uno scandalo assoluto,  ma  anche aves...