venerdì 30 ottobre 2020

votaperte!

 

Siamo nel pieno della seconda ondata; nella nostra regione si è deciso che le scuole fossero luoghi di diffusione, invece che di protezione dal contagio, e quindi siamo tornati tutti davanti agli schermi, con il timore di doverci stare tutto l’inverno…

In questi giorni, però, in tutte le scuole si stanno tenendo le elezioni dei rappresentanti dei genitori; negli ultimi anni, spesso ci trovavamo a dover quasi costringere un paio di mamme o di papà a passare almeno 5 minuti da scuola per esercitare un diritto sempre più vissuto come una inutile seccatura…

Stavolta invece, sarà che abbiamo voglia e bisogno di incontri, seppure virtuali, ma abbiamo registrato una forte inversione di tendenza: tanti genitori, ben disposti, volenterosi e, soprattutto, vogliosi di partecipazione! La questione vera infatti, non è se farli votare in presenza o in maniera telematica, ma favorire la loro voglia di far parte della vita dei propri figli in maniera completa, portando ognuno quello che può e che sa per costruire insieme occasioni di arricchimento per i propri bambini e ragazzi. Essere vicini ai nostri ragazzi non è questione di distanza, ma di consonanza, di volontà e di pensieri. Non sprechiamo questa buona volontà, lasciando sola quella mano tesa: potrebbe trasformarsi in un pugno, e non è di altra violenza che abbiamo bisogno tutti, ma di capacità di unirsi

sabato 17 ottobre 2020

Noi costruiamo futuro

Da venerdì, per l'impennata dei contagi, quando con ordinanza della regione Campania,  è stata vietata l'attività scolastica  in presenza, si susseguono sentimenti di rabbia, impotenza, paura.

I genitori protestano, i docenti sanno con angoscia di dover riproporre la Dad, e i bambini e ragazzi cosa pensano?qualcuno lo ha chiesto loro? Parafrasando Mario Lodi "se a scuola i bambini tacciono come possono diventare capaci di comunicare le proprie idee" e se non sono i nostri primi interlocutori come possiamo avere la presunzione da educatori, presidi, ministri, di fare bene e realizzare percorsi partecipati e quindi accettati e fatti propri?

Se scegliamo di imporre, non solo inseguiamo soltanto i fatti, ma soprattutto veniamo meno al compito di programmare, indicare la direzione, guidare il cammino, per quanto difficile e tortuoso possa essere.

Le scuole della Campania sono aperte a tutto, anche se con i cancelli chiusi; pur con tutti i suoi problemi e mancanze, la scuola, le scuole in Campania sono piene di persone che si attivano, e si cercano, in pieno fine settimana, per studiare, condividere, pratiche, modi, strategie per continuare a rendere forte il dialogo formativo; sono i luoghi nei quali persone come Daniela Politi trascinano con la forza del proprio esempio e del proprio impegno altri colleghi, nel creare un gruppo di supporto gsuite che aiuti le famiglie della sua scuola, la Ristori di Forcella, a capire come si usino questi misteriosi programmi con nomi e possibilità ancora curiosi, per chi usa il proprio smartphone prevalentemente per fare selfie e costruire stories di instagram; sono luoghi nei quali ci si prepara a nuove forme di didattica, con l'aiuto dell'Università di Milano Bicocca, sono luoghi nei quali ci si adatta a fare elezioni dei rappresentanti dei genitori via internet, con votazioni attraverso google form, pur di non privare i genitori di questa importantissima voce di intervento. Le scuole sono il posto nella nostra regione più sicuro e protetto nel quale possano stare i ragazzi, e anche se per ora non possono entrarci, ci staranno costruendo nuove competenze; noi costruiamo futuro, voi, caro Presidente De Luca, siete capaci di fare altrettanto?

 



Ps: siamo onorati e felici che la nostra "little sister" Marina Ruggiero ci abbia concesso due dei suoi bellissimi disegni, ispirati e ispiranti

domenica 11 ottobre 2020

 

Sono trascorse due settimane dall’ inizio della scuola e anche se viviamo in un contesto surreale, nel quale mascherine, distanziamento, disinfettante sembrano essere protagonisti, viviamo l’esatto contrario di quello che una scuola era e cioè rumorosa, allegra in cui lo stare vicini era parte del gioco.

Col passare dei giorni, e il crescere dei contagi, la sensazione per chi sta nelle scuole, è sempre più simile a quella di stare in una fortezza Bastiani, in attesa di un nemico, per lo più invisibile per natura.

Le incertezze sono continue e tutto quello che era scontato, immediato adesso non lo è, ma passa attraverso procedure incredibili che vanno dalla igienizzazione delle mani (per qualsiasi accidenti) alla misura della temperatura con isolamento per lieve malore, a dichiarazioni, autocertificazioni in caso di assenza.

E noi adulti come ci sentiamo? Come stiamo vivendo tutto questo? Abbiamo paura? Certo che ne abbiamo

Come facciamo ad essere bussole capaci di orientare, accompagnare, andare nella direzione giusta, nonostante la paura, l’incertezza e diciamola tutta, l’enorme senso di solitudine che sentiamo a volte morderci dentro?

Sicuramente non ci sono risposte che vadano bene per tutti, nella nostra personale esperienza crediamo però che fare gruppo, avere un’idea da portare avanti, a cui a volte aggrapparsi insieme, possa far bene, a noi e ai nostri ragazzi.

Per questo parlare di Comunità educante è in questo momento fondamentale, perché in ogni scuola di fronte alle difficoltà si tende a fare gruppo, cercando di fare della buona volontà il senso del proprio agire quotidiano.

Non importa in quanti si cominci, l’importante è che qualcuno abbia il coraggio di condividere anche le proprie fragilità, le proprie paure mettendole “al centro” senza vergogna. Mai come in questo momento non dobbiamo far finta, in primis con noi stessi, di essere supereroi, ma dobbiamo partire INSIEME, cercando di aprirci oltre le mura asfittiche della scuola, cercano il buono e il bello che c’è in questa scuola strana, diversa, surreale ma che pur sempre scuola è, e per questo cercheremo di tenercela stretta. 


Se coinvolgiamo i ragazzi, rendendo attiva la partecipazione, nelle decisioni che li riguardano, non sminuiamo la nostra funzione, né tanto meno perdiamo di autorevolezza, anzi: quando i ragazzi si sentono coinvolti, quando capiscono il reale interesse per loro, ci seguono con convinzione rafforzata, così come l’esercito francese seguiva Napoleone con spirito quasi invincibile, ma non pensava certo di ridimensionare il suo ruolo di stratega e guida.

 

 

sabato 3 ottobre 2020

 Salve a tutti! siamo due insegnanti e, soprattutto, due amici (sì, l'amicizia tra uomo e donna esiste, fidatevi!)

Siamo due ottimisti per natura, convinti che il bicchiere sia mezzo pieno, e sempre pronti a condividerlo, quel bicchiere, per arricchirci tutti di quel contenuto. Siamo certi infatti del fatto che la felicità sta nella condivisione, e per questo cercheremo quanto più spesso possibile di condividere con voi i motivi di gioia e di carica che la vita, comunque, continua sempre ad offrirci. Pensiamo che anche in questo periodo così strano e difficile sia importante fare appello e riferimento a due modi di essere che troppo spesso non diventano anche modi di fare: coraggiosi e coscienziosi.

Coraggio nel cercare sempre modi, strade, pensieri, stimoli per ragazze e ragazzi che hanno bisogno dell'esempio, per non arrendersi ai soliti modi e consueti pensieri, che magari non funzionano più, ma sono rassicuranti nel loro essere antiche certezze.

Coscienziosità nel pensare e fare, sempre, innanzitutto appello al nostro dovere, prima di rivendicare giustamente i nostri diritti. Troppi, tra noi adulti, siamo pronti a puntare il dito su tutto quello che non funziona, senza mai preoccuparsi del fatto che se ci rendiamo attivi e partecipi, non serve che intervenga chissà quale uomo forte che metta ordine; chiediamoci e offriamoci rispetto, e non semplicemente tolleranza, e vedremo sicuramente migliorare tutto, intorno a noi. Sarà straordinario, vivere l'ordinario!

"il cuore che è luce, è ombra, è guida, è da lì che partiremo per seminare, costruire" (cit.)

a presto! 






Daniela e Riccardo 

ps: se volete, ci trovate anche su fb, ma mentre Daniela Melucci la trovate facilmente con il suo nome e cognome, Riccardo lo potete scovare dietro il nickname Riccardo Banano...

Facciamo rumore

         Facciamo rumore , per ogni donna che muore facciamo rumore , perché morire a vent'anni è uno scandalo assoluto,  ma  anche aves...