Sono trascorsi alcuni giorni dalla chiusura della scuola, in Campania si profila all’orizzonte un altro lockdown, l’impotenza è il sentimento che più in questo momento si insinua nelle nostre menti e soprattutto nei nostri cuori.
Perché poi la
sofferenza ha cominciato a toccarci in prima persona: ci sono intere classi in
quarantena, alunni, colleghi che stanno combattendo con questo nemico
invisibile che è entrato di prepotenza nella nostra quotidianità che ci costringe
a fare un progetto e poi dopo poco a stravolgerlo, e poi ancora a modificarlo e
ancora, e ancora…
Allora ci chiediamo
come si fa in questi casi a rimanere saldamente ottimisti, quando proprio non
si ha nulla di buono e di bello da raccontare, perché il senso di incertezza
prevale su tutto il resto, perché qualcosa ci addolora e ci preoccupa e insistentemente
occupa i nostri pensieri?
Da qualche
giorno ragioniamo su un’idea che in se stessa contiene un ossimoro: progettazione
dell’incertezza…progettare di per sé non può contemplare l’incerto, l’imponderabile…
però è proprio questo che in questo marasma educativo dovremo esercitarci a
fare. Essere pronti a cambiare non solo i metodi ma anche i contenuti delle
nostre discipline, decontestualizzare per orientare, destrutturare per
costruire, stravolgere per coinvolgere, forse in questo modo riusciremo piano
piano ad attraversare “questa tempesta dalla quale, una volta passata, usciremo
diversi” cit.
Abbiamo
cominciato partendo dalle nostre ragazze e dai nostri ragazzi invitandoli a
fare una cosa piccola piccola: scrivere insieme un “diario della gratitudine”
dove annotare ogni giorno un motivo per cui essere grati, per cercare di fare
spazio a sentimenti positivi invece che lasciarsi andare alla malinconia e alla
rabbia. Ebbene la risposta è stata sorprendente, prendiamo in prestito alcuni
dei loro pensieri per essere sempre e comunque donne e uomini di speranza, e
siamo grati di avere il privilegio di guardare dentro a queste meraviglie di
umanità in divenire.
“Sono grato ai miei genitori che lavorano per mantenere la famiglia e mi aiutano sempre a con i compiti”
“ Oggi io sono grata,
perché stamattina finalmente ho rivisto mio padre dopo due mesi “
“Sono
grata alle mie migliori amiche che ci sono sempre anche in
questa situazione 💖”
“Oggi sono grata perché ho fatto una videochiamata con le mie migliori amiche a distanza che non
sentivo da molto...”
“Sono
grata alla mia famiglia per quella che sono💖”
“Io sono grato di poter vivere sano e con persone buone che mi sostengono nei brutti momenti e in quelli belli sono fortunato di studiare, giocare e mangiare”
“Sono GRATO
di poter stare bene, perché sono sempre felice con i miei amici e la mia
famiglia 😁😍”
“Oggi mi sono svegliata serena son gli uccellini che cantavano, ho bevuto un po’ che fa bene alle corde vocali e ho fatto colazione e mi sono collegata alla lezione con dei prof che danno sempre affetto”.
“ Io sono grata a tutti i miei amici e familiari che rendono ogni giorno più bello e ci sono nel momento del bisogno”
“Io sono grata perché oggi mi sono svegliata allegra, ho salutato i miei genitori e il mio cane. Ho fatto colazione e mi sono collegata alla lezione"
Sono grata perché, viventi o nolenti, con simili capitani e tale ciurma il viaggio tremendo giungerà al suo termine e
RispondiEliminala nave, superato ogni ostacolo, l'ambìto premio avrà conquistato!
Vicino è il porto...
occhi seguono l'invitto scafo, la nave arcigna e intrepida...
O capitano! Mio capitano!
:)
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