venerdì 25 marzo 2022

Un passo di lato





 Noi siamo convinti che il primo ruolo di un docente sia quello di guida;

ma una buona guida, a volte, sceglie di stare un passo di lato, 

perché ci sono occasioni in cui il gruppo sa, dove andare, e sceglie, 

e anche se non sa,

deve avere la libertà anche di sbagliare, nel suo percorso

Una guida fornisce gli strumenti per operare scelte, 

ed è proprio la ricerca lo scopo più importante del percorso,

che non si sa dove condurrà, ma che apre a  molteplici possibilità 

Una guida a volte è modello, e anche inconsapevolmente trasferisce idee, valori e diventa un 

riferimento involontario, una certezza alla quale ispirarsi 

Oggi abbiamo accompagnato volentieri tanti nostri alunni, stando di lato 

perché il bello del nostro lavoro non sta nello stare avanti o dietro di loro, 

Ma proprio di lato e guardare lo scorrere del tempo, ché noi abbiamo fatto pure troppi errori,

 e ora diamo a loro, che ispirano e sognano, forza di decidere


martedì 22 marzo 2022

Chi impara e chi insegna

  

 


 

I giorni della primavera si inseguono e si cancellano, come se la fretta di passare ad altro

 bastasse già, per eliminare i problemi,

come se la luce che invade le nostre giornate, potesse schiarirci le idee,

e far apparire nitidi  pensieri e sentimenti.

Lusinghiera e a volte ingannevole è la primavera, 

che è presagio di ciò che potrà essere ma ancora non è,

di quanto è in trasformazione e in divenire.

E noi insieme viviamo un'eterna primavera

sperimentando la proiezione di quanto potrai essere e ancora non sei,

di tutte le possibilità che hai e potrai sperimentare,

delle numerose finestre a cui affacciarti sul mondo, 

per guardarlo a diritto e a rovescio, sbilenco e strambo.

E nello scambiarci molteplici idee, impressioni e, a volte anche scontrandoci,

scopriremo che tante sono le porte da aprire nell'infinito universo della conoscenza,

ma ancor di più sono le chiavi che insieme potremo costruire, per aprire a nuove strade


perché in fondo non si è mai definitivamente 

 Chi impara e Chi insegna




venerdì 18 marzo 2022

Raccontiamo una storia






Raccontami una storia, allegra, divertente

intricata, appassionante, illustrata e 

colorata coi nostri desideri, come se

il mondo fuori fosse sempre pieno

di avventure e di scoperte

E le nostre voci si mescolano nel

racconto, perché una storia è il meglio,

per stare bene insieme 

Ascolta una storia che sia capace di trascinarti in tanti mondi,

perché il nostro a volte è complicato,

e immaginarne un altro ci infonde speranza

Disegnami una storia  che abbia le tinte accese del tuo cuore

il giallo dell'allegria, il verde del prato

il nero dei giorni tristi e il bianco di quelli trasparenti

capace di ispirarti ed emozionarti

e aprirti al nuovo e al bello

Scriviamo la nostra storia, insieme  


ispirato all'Alfabetiere delle fiabe di Fabian Negrin 


venerdì 11 marzo 2022

Guasta è la testa

 

 


 

Quando si asseconda la voglia di aggressività che accompagna ogni momento di crisi 

(no, non ne usciremo migliori), e si preferisce alzare i toni, 

mentre se si è in grado di scegliere gli argomenti giusti, 

non serve a nulla urlare, si scambia autoritarismo con autorevolezza

L'autorevolezza è un abito che si indossa inconsapevolmente, è il riconoscimento di un ruolo

senza che tu lo debba imporre

E' essere riconosciuto, senza nemmeno bisogno di fare presentazioni

le persone autorevoli camminano un passo avanti, 

ma voltandosi indietro, possono ritrovarsi soli

e continuare a camminare, con la forza delle proprie convinzioni

L'autorevolezza affascina e confonde, 

ma ha la capacità di prendere sulle spalle il peso 

che altri portano con fatica

Essere autorevoli è una scommessa prima di tutto con sé stessi, 

nella continua richiesta

di essere autentici, sinceri, umani

chi è autorevole non teme e non fa temere, perché il suo esempio ispira

chi è autoritario, ha bisogno di affermare con la violenza, nel timore di dover ammettere

allo specchio, di non vedere nessuno, e sentirsi umiliato dalla propria mancanza:

per questo, preferisce aggredire, urlare, imporre

ma nessuno segue davvero, quando è costretto ad obbedire

Chi è autorevole educa alla libertà di scegliere, di cambiare strada e di sbagliare!

sabato 5 marzo 2022

Coscienza e incoscienza

 

 


 

In questi giorni cupi e freddi, nelle aule è frequente la voglia di parlare dell'attualità: "prof, ma 

che succederà?"

e forse sarà perchè i nostri ragazzi e ragazze in questi due anni di pandemia hanno dovuto 

crescere in fretta, affrontando regole, obblighi e prescrizioni non più genericamente, ma per 

la protezione e la cura dei propri cari e di sè stessi, ma ci troviamo di fronte domande 

consapevoli, informate, spaventate, ma non bloccate dal panico

Non hanno bisogno di consolazione o particolare protezione: vogliono verità, e per quanto 

è possibile, certezze, almeno per quanto riguarda l'informazione

Sta a noi, che siamo in grande parte figli spaventati, richiamare alla memoria personale

quello che fu memoria collettiva, quando la metà degli anni 80 (nel momento in cui sono stati 

gettati molti semi delle piante velenose che oggi assediano il mondo) ci vedeva in piazza a 

chiedere pace, disarmo, e futuro, e ci trovammo improvvisamente impediti a mangiare 

insalata, bere latte, e non capivamo, se non dagli sguardi preoccupati dei grandi, cosa 

impedisse la nostra normalità

quel fantasma, quel pericolo, somiglia al fantasma che ci opprime da due anni, e per questo

ci sembrano più inquietanti: non li vediamo, non possiamo affrontarli fisicamente, ma con 

l'assenza, con la separazione; questo non significa che non possiamo affrontarli uniti, perchè 

abbiamo bisogno di tutta la nostra volontà in modo che in quanto collettiva, superi, come è 

sempre stato, la volontà di quei pochi che scambiano il potere momentaneo con il dominio 

eterno

Il futuro, anche se ora sembra allontanarsi dietro una curva cieca, ci aspetta, curioso quanto 

noi, ma non meno impaziente

Facciamo rumore

         Facciamo rumore , per ogni donna che muore facciamo rumore , perché morire a vent'anni è uno scandalo assoluto,  ma  anche aves...