mercoledì 25 novembre 2020

Sperimento un sentimento

 

Sperimento un sentimento

In questi giorni, in tutte le scuole girano bozze e curricoli verticali dedicati alla nuova modalità decisa per l’educazione civica; non poche, tra le scuole, approfittano di questa possibilità per poter introdurre qualcosa che in tanti chiediamo da tanti anni: spazio dedicato all’educazione all’affettività. Se è vero come è vero che in molte parti del Pianeta (specie nel mondo anglosassone) l’onda potente del metoo ha travolto tutto, e spesso si assiste un po’ sconcertati ad eccessi di politically correct, è altrettanto vero che nel nostro Paese continua invece ad imperare una cultura machista, che ha costretto a rinviare più volte una legge sacrosanta come quella (cosiddetta Zan, dal nome del relatore in Parlamento) di recente approvazione alla Camera, volta a punire adeguatamente i reati di misoginia, omofobia, transfobia. Praticamente ogni volta che con triste regolarità si verificano episodi di uccisione di donne da parte dei propri compagni o mariti, si leggono articoli davvero vergognosi nel loro voler comunque dipingere come persone perbene che hanno avuto un momento di follia uomini che sono tali solo dal punto di vista anagrafico.

Uno dei problemi che ci troviamo ad affrontare, è la cultura della tolleranza, particolarmente sviluppata anche in ambiti apparentemente progressisti: si parte dall’idea sicuramente in buona fede, di improntare alla tolleranza reciproca, in nome della pacifica convivenza. Per molti di noi, invece, dovremmo cominciare a lavorare per affermare, in tutti i campi, una cultura del rispetto. Nelle nostre scuole abbiamo in questi anni proposto un testo (un tema) che aveva questa traccia: La tolleranza è una forma di complicità (io tollero le tue mancanze perché tu non mi chieda delle mie); il rispetto è una forma di incontro: ti tendo la mano così come sono, e aspetto che tenda la tua, così come sei; nella stretta delle nostre mani sta la sostanza della convivenza. Siete d’accordo con questa affermazione, e cosa pensate sia più necessario, nella società di oggi, la tolleranza o il rispetto? Spiegate in un testo argomentativo cosa ne pensate

Pensiamo che l’educazione alla differenza debba infatti partire dal rispetto, e non dalla tolleranza, che implica comunque una forma di superiorità non esplicitata. Se invece partiamo ad esempio dal fatto che bisogna dare rispetto alle ragazze ed alle donne, avremo una possibilità diversa, davvero paritaria, di rapporto, non più improntato sulla sopraffazione, ma come dovrebbe essere, sulla curiosità.

Uno dei principali problemi con cui dobbiamo fare i conti, nelle classi, è la sostanziale vergogna dei sentimenti da parte dei maschi, che non si esaurisce solo nel classico “i veri maschi non piangono”, e fa il paio con la femminilizzazione estrema, il sentimentalismo portato all’eccesso che blocca tante ragazze in uno stereotipo bambolina. Il nostro lavoro deve aiutare le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi ad esplorare quello che sente, guardarlo, affrontarlo se necessario, ma non reprimerlo, per costruire individui realmente autonomi e compiuti, che non abbiano paure da affrontare, ma sentimenti da condividere

Un’altra attività svolta in classe che ha avuto un notevole successo, è partita dalla visione dello splendido spot realizzato da una casa automobilistica in Spagna qualche anno fa, come spot di Natale: la demolizione dello stereotipo per il quale alla ragazze siano riservate la bambole e ai ragazzi le macchine, e guai a mischiare le due cose, è risultata, nella sua semplicità, molto efficace tra i ragazzi, che hanno visto con occhi diversi anche le compagne di banco con le quali fino al giorno prima non volevano sedere accanto

https://www.youtube.com/watch?v=V-siux-rWQM&list=WL&index=1&t=13s

oggi è la giornata internazionale di contrasto alla violenza contro le donne, e sentirsi liberi da ataviche gabbie di genere ha in questo giorno un valore ancora più alto: sperimentiamo sentimenti e sfumature di noi stessi, oggi e sempre, per avviarci verso il rispetto 


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