Quanto spazio c'è, tra un passo e l'altro?
quanta rabbia passa, tra i tuoi piedi allungati e le magliette strette?
in quale prato dei sentimenti, metterai i semi delle tue emozioni?
quale fiore sboccerà, primitivo e solitario, e l'attesa, vincerà sulla voglia?
gli sguardi ti colpiscono come gocce di grandine improvvisa,
e se prima tutti vi chiamavano bimbi,
ora sono i rimproveri a battere il tempo
ma tu sei lo stesso, o senti che l'ombra resti lì, sui capelli, a bagnare
i pensieri e le intenzioni?
il cammino ti attira, ma stare con gli altri è un'abitudine che vuoi lasciare all'estate, e così
ti stendi, e lasci scorrere il tempo, che adesso procede lento
Non sempre ti riconosci nei commenti degli adulti,
tutto ti sfugge, poco afferri, non ti interessa forse,
ti senti e ti respiri altro
Scoprirsi, ritrovarsi nel turbinio di sensazioni, nel caos che hai dentro
questa è la scommessa
oggi sei ghiaccio e crei distanza, domani sei fuoco che avvolge, distrugge
sei un nodo non sciolto ma anche acqua che scorre
insomma sei TU che luce rifratta
in un caleidoscopio che si scompone e ricompone
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