Torneranno le parole, e le risate
Gli abbracci strappati per misurare la distanza tra il mio sentimento e il tuo disincanto
Le carezze rubate, i sogni gonfiati come zucchero filato, appiccicoso e dolce
la giostra delle emozioni, vorticosa e veloce come una bici di notte, girerà suonando
e la campanella squillante chiamerà a raccolta anche chi non vuole unirsi, per viaggiare
e il banco sarà l'isola per approdare insieme e cercare di capire, per essere davvero liberi
ma intanto, i nostri binari si allontanano, perché noi scendiamo qui, ad aspettare il prossimo
scambio
Con tanti tanti ringraziamenti a Giorgio Caproni e il suo commiato del viaggiatore cerimonioso
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